Avevi ragione tu, eravamo in guerra e
tutti quanti avevano una maschera e faceva
paura come un incubo e niente
si capiva.
Ero troppo piccola per comprendere il terrore
– nelle braccia, stretta nelle braccia
presa nelle braccia di un amore – ero
troppo piccola quando dissi soltanto: sono
tua alleata, e non ho mai mentito.
Ma io non potevo capire e i tuoi incubi
avevano ragione – forse non proprio
ragione, ma il verso di percorrenza non è
che un dettaglio: da che parte sta
l’impugnatura del coltello – e ricordo
soltanto la paura e il senso
di impotenza, un certo scetticismo.
Dissi soltanto: non ho mai mentito, è solo
un sogno, non è successo niente.
Tu forse lo sapevi, forse
avresti dovuto saperlo, dirmi (e non l’hai fatto):
da qualche parte, tra dove finisci
tu e dove comincio, c’è un coltello
e un coltello è un coltello e noi siamo
alleati, ma per quanto.